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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Come il "Dream Team" ha rovinato il basket americano

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Foto Fox News Piccola riflessione sull'eliminazione degli Stati Uniti dai Mondiali di pallacanestro, ad opera della Germania e pochi giorni dopo la sconfitta con la Lituania. Molti dicono che se gli Stati Uniti avessero schierato Lebron James, Kevin Durant e gli altri «pezzi da novanta», avrebbero vinto e stravinto. Il che è probabile. Ma sfugge il punto. Questo approccio è fallace: presume che contino solo le attuali dinamiche NBA. È una specie di mentalità da «ragazzino fanatico», questi pensano che solo i loro «giocatori celebrità» sappiano giocare a pallacanestro e che siano quasi dei semidei. Non esiste alcuna cultura del gioco, ma solo figurine da mettere su un album. Poteva funzionare nel 1992, quando i giocatori NBA americani erano così al di sopra del resto del mondo da non avere un briciolo di competizione. Ma quella mentalità da «Dream Team» ha rovinato l’approccio allo sport, soprattutto ora che il basket non americano (in particolare, europeo) è cresciuto. Ora l'Am

IL SALTO "MONDIALE" DI LARA NAKI GUTMANN

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Lara Naki Gutmann, diciottenne pattinatrice roveretana, approda ai Campionati mondiali di pattinaggio di figura a Stoccolma, in calendario da oggi fino al 28 marzo. Una "piroetta" straordinaria per questa giovane campionessa, che pattina sin dall'età di quattro anni e che cerca un equilibrio complesso tra lo sport, la scuola e gli interessi tipici della sua età, come le amicizie. Il tutto, sotto la cappa della pandemia. Si apre così un nuovo capitolo nella sua vita di sportiva, con un sogno nel cuore: i Giochi Olimpici di Pechino 2022. Dal Trentino a Stoccolma per rappresentare la Nazionale italiana ai Campionati del mondo di pattinaggio di figura . È questo il felice "salto" di Lara Naki Gutmann , diciottenne campionessa roveretana, cresciuta nel Circolo Pattinatori Artistici Trento ed approdata l’anno scorso nella squadra delle Fiamme Oro , il gruppo sportivo della Polizia di Stato.  Lara fa parte della squadra nazionale dal 2015 ed ha conquistato una serie

CASO SAVOI: L'INSOSTENIBILE IMPUNITÀ DELLA RETE

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 « E niente. Nella vita, come nella politica, i leoni restano leoni, i cani restano cani e le troie restano troie ». Hanno suscitato oltraggio le parole espresse su Facebook dal consigliere provinciale per la “ Lega Salvini Trentino” Alessandro Savoi (e presidente, ora dimissionario, dello stesso partito), che ha apostrofato in maniera indegna le consigliere Alessia Ambrosi e Katia Rossato, colpevoli d’aver abbandonato l’ex “Carroccio” in favore del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia . Il post (ora rimosso, ma si sa che sulla rete niente viene dimenticato) non è solo l’apogeo di un linguaggio violento a cui parte della politica ha cercato di abituare i suoi “ fan ”, con discreto successo, visto che in molti si accodano felici, sghignazzano e si danno di gomito.  Alessandro Savoi, consigliere provinciale Lega Salvini   Ciò che fa pensare è che Savoi è esponente di un partito che fa di alcuni valori tradizionalisti un suo pilastro ideologico: presepi, rosari, crocifissi, identit

PAOLA MORA (CONI): «SIAMO ALL'ULTIMO SPRINT. LO SPORT RIPARTIRÀ PRESTO»

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«Con i vaccini e la primavera lo sport sarà salvo». Con queste parole la presidente Coni Trento Paola Mora (rieletta per un secondo mandato) cerca di rassicurare i tanti che fanno dello sport la loro professione e che sono stati colpiti duramente dalle restrizioni rese necessarie dalla pandemia. Allarme per l'abbandono dello sport da parte di bambini e adolescenti, che non guardano più allo sport per fare amicizie, preferendo i social. Un "via libera" allo sport nei parchi pubblici. Ma attenzione, da soli e senza assembramenti: «Le regole vanno rispettate», precisa Mora. Dopo dodici mesi di emergenza pandemica , sono tanti i fattori di sofferenza per il mondo dello sport di base: il continuo fermarsi e ripartire, gli investimenti economici per “mettersi in regola” con i protocolli , l’assenza di spettatori e il calo delle sponsorizzazioni, la chiusura delle palestre , la necessità di reinventare la propria attività puntando tutto o quasi sugli allenamenti a distanza .

DISEDUCATI ALLA SESSUALITÀ: IN TRENTINO MANCA L'INFORMAZIONE

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A cinquant'anni dalla legalizzazione della pillola anticoncezionale, in Trentino viene usata meno della media nazionale. Quasi assente l'educazione sessuale nelle scuole, nonostante tra i giovani circolino informazioni poco accurate, prese spesso da Internet. E con la pandemia, calano le nascite, gli aborti e le vendite di contraccettivi: semplicemente, si fa meno sesso. Conversazione con il dottor Emilio Arisi, ginecologo. Il 10 marzo 1971 veniva legalizzata in Italia la pillola anticoncezionale . A cinquant’anni da quella rivoluzione dei costumi sessuali, abbiamo chiesto al dottor Emilio Arisi, ginecologo , di spiegarci com’è cambiata la sessualità in Trentino nel corso dei decenni. Il dottor Arisi è stato il fondatore del primo consultorio pubblico in Italia. Nel 2017 gli è stato conferito il premio “Margherita Hack” come personaggio laico dell’anno dall’Associazione Laici trentini per i Diritti civili.  Dalla nostra conversazione, emerge che il Trentino è ancora nel gu

VACCINO AI GIORNALISTI? SÌ, PER FAVORE. E IN FRETTA

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L'Ordine dei giornalisti ha chiesto che la categoria sia considerata tra le professioni da vaccinare prioritariamente. E ha pienamente ragione. Trentuno giornalisti e fotografi morti di covid in Italia nel 2020 ne sono la prova. Liberi (relativamente) di girare, molti giornalisti fanno il loro lavoro scendendo nelle trincee del virus e meritano almeno questa tutela. Vaccino ai giornalisti . Gli autorevolissimi Corrado Formigli ed Enrico Mentana dicono: «No, non siamo salta-fila , prima gli anziani, prima le cassiere». Una risposta dal sentore leggermente populista, indirizzata al presidente dell'Ordine Carlo Verna che aveva chiesto di «valutare la priorità vaccinale a chi garantisce l'informazione in situazioni a rischio».  " Belenzani ", dall'alto dei suoi cento lettori, si permette di dire la sua e dice sì al vaccino ai giornalisti, e anche molto in fretta, per favore.    Giornalisti e fotografi attorno a Giuseppe Conte Perché giornalisti e fotografi la

«NELLA TRENTO SVUOTATA DALLA PANDEMIA, SI AFFACCIA LA CRIMINALITÀ»

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Nella città resa deserta dalla pandemia, si riduce la "sorveglianza civica" dei cittadini e numerosi spazi rischiano di essere colonizzati dai malviventi, sotto l'occhio impotente dei commercianti. Ed aumenta anche il rischio che le imprese in crisi di liquidità finiscano nel mirino di gruppi criminali, che offrono "denaro sporco". Parola a Giovanni Bort, presidente Confcommercio Trentino. Con la crisi del commercio seguito alle restrizioni rese necessarie dalla pandemia , gli imprenditori trentini rischiano non solo di fallire, vendendo o svendendo le loro attività, ma persino di finire nelle mani della criminalità . Se da un lato c’è la pressione di malviventi e spacciatori , che hanno conquistato nuovi angoli di città prima regolarmente frequentati dalla cittadinanza ed ora deserti , dall’altro sembrano incombere sulle imprese trentine le “sirene” degli usurai , che mettono a disposizione capitali alle imprese in crisi, con l’obiettivo di riciclare denaro s

5 MARZO, SANITARI VACCINATI AL 70%, MA QUASI LA METÀ DI INFERMIERI E OSS DICE "NO"

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È arrivata al 70% la quota degli operatori sanitari vaccinati in Trentino, + 7% rispetto a due settimane fa. Se l'80% dei medici si è vaccinato, quasi un infermiere od operatore socio-sanitario su due non ha finora aderito alla vaccinazione (rispettivamente al 60% e al 55% di vaccinati). Alla luce dei nuovi dati forniti dall'Apss in anteprima a "Belenzani", abbiamo cercato di capire le ragioni di questo diffuso rifiuto con il sindacalista Uil Fpl Sanità Giuseppe Varagone. Prosegue la vaccinazione per sanitari (foto Apss ) È cresciuta del +7% in poco più di due settimane la quota dei vaccinati all’interno del personale sanitario in Trentino. Tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari la copertura vaccinale complessiva è passata dal 63% comunicato in data 16 febbraio, alla quota del 70% , resa nota ieri a “ Belenzani ” dall’ufficio stampa dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari. L’accelerazione appare significativa, ma emergono alcuni elementi di pre

ANDREA CASTELLI: «SANREMO ANDAVA BOICOTTATO». E SU RODOLFO BELENZANI: «FU UN TRENTINO CONTROCORRENTE»

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 «Il mondo dell'arte non ha voluto unirsi in un boicottaggio del festival, sarebbe servito a "svegliare" la politica. Da noi vige la logica del crumiro e del "si salvi chi può"». Parola ad Andrea Castelli, maestro del teatro trentino, che sembra apprezzare la scelta di intitolare il nostro blog a Rodolfo Belenzani: «Figura atipica ed interessante della storia trentina, uno dei pochi contro i "pretoni"». «Gli artisti avrebbero dovuto boicottare Sanremo per mandare tutti insieme un segnale inequivocabile al governo , in modo da manifestare la sofferenza del mondo della cultura . Invece hanno prevalso gli egoismi ». Sono le parole di Andrea Castelli , veterano del teatro trentino, amato e seguito per i suoi lavori che nell’arco di cinque decenni hanno spaziato dalla comicità al racconto storico per arrivare a drammi dolorosi come il ricordo della tragedia del Cermis . Andrea Castelli, attore, autore, doppiatore Con Andrea Castelli abbiamo fatto il p